Made in Italy: numeri da record, l’export oltre i 21 miliardi di euro

Si parla spesso e volentieri di made in Italy, in alcuni casi in maniera impropria, in altri decisamente più azzeccata. I prodotti italiani possono contare su un fascino e un richiamo del tutto particolari e sempre richiesti in tutto il mondo. Il mondo della moda è uno dei settori in cui l’arte e il genio italiani si sono messi più in luce negli ultimi secoli.

Non è un caso che l’industria del pellame e tante imprese che lavorano nel campo del tessile utilizzano i migliori e più all’avanguardia macchinari per concerie, rappresentino uno dei fiori all’occhiello del made in Italy. Il campo della moda, però, è solo uno dei tanti settori che rendono merito al made in Italy e fanno registrare numeri sempre più in crescita.

Valorizzare creatività e qualità del made in Italy

Se l’intento del Governo è quello di valorizzare i prodotti delle imprese italiane, l’inaugurazione della prima Giornata Nazionale del Made in Italy è solo uno dei tanti progetti messi in cantiere. Il fine ultimo è sempre quello, ovvero cercare di dare ancora più spazio alla qualità dei prodotti made in Italy. La scelta del 15 aprile non è stata affatto casuale, dal momento che è la data in cui è nato Leonardo da Vinci, una delle menti più brillanti che l’umanità abbia mai conosciuto, nonché simbolo dell’arte e della scienza italiane.

Il valore del marchio made in Italy

Se da un lato ben sappiamo come in tutto il mondo i prodotti italiani sono decisamente apprezzati, è interessante provare ad approfondire quale possa essere effettivamente il loro valore, nel complesso. In questi termini, il marchio italiano è nono in tutto il mondo, portando in dote un valore che si attesta intorno ai 2326 miliardi di dollari, che all’incirca equivalgono a 2,18 miliardi di euro. Si tratta di dati che sono stati diffusi dal National Brand 193 2024 Ranking.

A chi potrebbe obiettare qualcosa, bisogna subito ammettere che già essere nella top ten è un gran bel risultato, visto che in questa classifica troviamo altri 193 Stati. Non c’è dubbio che il valore del marchio si possa considerare una risorsa fondamentale per il nostro Paese, dal momento che rappresenta numerose aziende e marchi che hanno scritto la storia della nostra nazione a livello economico e che sono stati in grado di crearsi un “nome” anche al di fuori dei confini nazionali. Il settore della moda è uno dei più esemplificativi da questo punto di vista, senza dimenticare anche il campo del turismo, quello alimentare e l’industria del design.

Cresce l’export di prodotti made in Italy

Non c’è dubbio che quando si parla di cibo, i prodotti made in Italy hanno una marcia in più e non temono alcun tipo di avversario. Ed è piuttosto chiaro a tutti che questo è uno dei punti di forza dell’Italia. La crisi energetica legata a doppio filo alla guerra in Ucraina, stando a un’indagine effettuata da Coldiretti nel corso dei primi mesi dello scorso anno, ecco che il settore alimentare italiano ha rappresentato nel 2022 la prima fonte di ricchezza per l’economia nostrana.

Nel 2022, infatti, il made in Italy in ambito alimentare ha toccato un valore pari a 580 miliardi di euro. Quindi, si può considerare praticamente il 25% del Pil nazionale. Ed è chiaro che i riflessi positivi di tale scenario si sono avuti anche su altre industrie strettamente correlate, come quella delle aziende agricole, quelle alimentari, senza dimenticare sia la vendita al dettaglio che la ristorazione. Le esportazioni di prodotti italiani nel corso del 2023, tra l’altro, in base a quanto espresso dai dati Istat, hanno abbattuto il muro dei 21 miliardi di euro, con una crescita superiore all’8% rispetto ai dati riferiti al 2022.