Assegno di mantenimento: è possibile richiederne la modifica?

Un tema caldo legato alla fine di un matrimonio è sicuramente quello dell’assegno di mantenimento. I cosiddetti alimenti sono un accordo tra i due coniugi: sarà riconosciuta una parte “forte” e una più “debole” in termini economici. Viene siglato così l’impegno ad assistere moralmente e materialmente l’altra persona. A regolarlo è l’art. 143 del codice civile, che chiama in causa anche i figli dell’ex coppia sposata. Nel caso di una separazione consensuale o giudiziale offre la possibilità di congelare il vincolo del matrimonio per attendere il divorzio. Ma può essere modificato il valore dell’assegno? Ci sono delle situazioni precise per richiedere la revisione e ne parleremo in questo approfondimento, introducendo l’importanza che ha  un’agenzia di investigazione per il successo della richiesta.

Tale decisione viene è qualora il mantenimento non venga considerato proporzionato alle capacità economiche. E’ possibile richiedere l’aiuto a un investigatore privato a Nettuno per avere una consulenza e ottenere le analisi del caso, scegliendo professionisti che abbiano esperienza nel settore del diritto di famiglia. Il servizio è ideale se desideri avere un quadro delle reali condizioni economiche e patrimoniali della controparte.

Quando si può richiedere la revisione del mantenimento

Durante la separazione vi è un obbligo da parte del coniuge che ha più disponibilità. Dovrà sostenere l’altra parte attraverso un assegno che diventa a tutti gli effetti un supporto per l’ex compagno o compagna, e in particolare per i figli. Di solito il beneficiario che riceve l’aiuto non ha alcun reddito e non ha le possibilità di provvedere alla famiglia. Prima di procedere è doveroso conoscere i requisiti che permettono a una delle due parti di richiedere la revisione. Si agisce così sulla decisione presa in precedenza nel rispetto della certezza del diritto. Scopriamo quali sono questi casi:

 

  1. Il beneficiario ha intrapreso una relazione stabile con un nuovo partner, diventando così una coppia di fatto;
  2. Aumento dello stipendio del beneficiario che ha così conquistato non solo maggiori guadagni ma anche un’adeguata attività lavorativa che non richiede più sostegno;
  3. Chi versa il pagamento ha costruito una nuova famiglia e ha avuto altri figli;
  4. Il coniuge che deve pagare il mantenimento ha perso il lavoro o ha subito una riduzione dello stipendio.

 

Se i due ex coniugi trovano un accordo sarà stabilita la cifra dovuta. Il giudice dovrà invece decidere in che modo applicare gli obblighi nel caso del mancato accordo tra le parti, andando a imporre le condizioni.

L’intervento di un investigatore per avviare la revisione dell’assegno

L’agenzia contattata per la revisione dell’assegno può agire alla ricerca di informazioni rispetto all’attuale situazione patrimoniale di uno dei due coniugi. Ogni accordo può subire delle variazioni ma vige il dovere di far valere l’equità.

Quando varia il tenore di vita di una persona, sia in negativo che in positivo, uno dei due potrà chiedere la revisione dell’assegno. Gli investigatori possono lavorare sulla raccolta di informazioni e dettagli più recenti, aggiornati, usati per mettere in luce verità che sono state tenute nascoste. Chi ha sempre dovuto versare gli alimenti potrà scoprire se l’ex moglie o marito ha intrapreso una nuova storia o convivenza. Oltre a scoprire se abbia trovato un lavoro e una fonte di reddito che gli permetta di mantenersi in autonomia. Grazie al dossier e alle prove ottenute si avrà l’assistenza necessaria per procedere con la richiesta di revisione.