Arredamento moderno, luce con lampadari industriali

Annoverate tra le nuove tendenze in ambito di arredo e design, i lampadari industriali sono un accessorio funzionale da avere assolutamente, soprattutto per risaltare un arredamento particolare senza strafare.

Cosa sono i lampadari industriali

I lampadari industriali, da come si evince dal nome, sono adoperati maggiormente in ambienti con arredo in stile industrial: uffici, loft e open space, per quanto riguarda l’Italia, sono al primo posto, ma la tendenza si è diffusa anche nelle case e negli appartamenti normali. Questo perché è più facile arredare con stile contemporaneo, in quanto basta recarsi in qualsiasi negozio di lampadari o di fai da te e si trovano lampade e lampadari dal design moderno  che si sposano benissimo con i mobili nuovi e moderni. Diverso il discorso per chi ama lo stile industriale.

Nonostante riprodurlo sia abbastanza semplice, bisogna studiare bene il fattore illuminazione, soprattutto per non rischiare di andare fuori tema o ritrovarsi con poca luce in un ambiente dove si ha assoluta necessità. Ci sono delle regole generali sulla scelta dei lampadari e delle lampade, a prescindere dallo stile che si ha intenzione di usare. In primis, la fonte primaria di illuminazione deve essere adattata all’utilizzo dello spazio, considerando pavimento e muri.

Di solito, in un arredo industriale non si hanno le pareti rifinite e bianche, bensì cemento grezzo, rivestimenti in legno e mattoni a vista. Quindi, bisogna considerare anche più di una fonte luminosa per coprire una stanza ampia come un ambiente aperto, magari aiutandosi proprio con lampadari e lampade per dividere virtualmente ogni zona della casa. Di solito, in cucina serve una luce forte e se si ha l’isola o la penisola, si può far risaltare queste zone con un lampadario in direzione proprio di questo mobile. O ancora, faretti particolari per illuminare un angolo relax in soggiorno, alternati a lampade da tavolo o da terra.

Stile industriale con lampadari moderni?

Quando ci si trova ad avere a che fare con uno stile industriale, non è detto che i materiali siano coerenti con l’epoca. Sarebbe più corretto recarsi in un negozio di antiquariato per avere la certezza di possedere pezzi originali, però anche le riproduzioni possono andare più che bene. Soprattutto per l’impiantistica moderna: si tenga presente che all’epoca non esistevano ancora i sentimenti ambientalisti di oggi, anche se in realtà si era agli arbori, visto che si tendeva a riciclare e tenere oggetti rovinati, graffiati e ossidati o arrugginiti.

I materiali da usare a piene mani per non sbagliare sono metallo, acciaio e legno grezzo. Il range di colori da usare sarebbe una sorta di abbinamento tra grigio, bianco e nero, alternati alle tonalità date dagli oggetti ossidati e dalla ruggine. Questo vale per i mobili e anche per le fonti di luce, perché anche esse non devono discostarsi dalle tinte naturali o neutre di questo periodo. In questo caso, se è di aspetto grezzo è molto indicato per essere collocato in un open space industrial.

Ci sono casi in cui l’incrocio tra l’industrial e la Pop Art è così forte da indurre a collocare luci con colori forti e accesi, contornati da una solida struttura in ferro battuto. La tendenza del momento, comunque, è quella di alternare e disseminare in posizione strategica punti luce, lampade a LED e i lampadari a sospensioni dalle linee particolari.

Luci industrial, quali scegliere

Come fare a scegliere un lampadario o una lampada industriale senza rovinare il tema predominante, ovvero lo stile industrial? Semplicemente, tenendo conto della luce naturale. Questo arredamento si caratterizza per i sui toni scuri e arredi che danno la sensazione di rovinato, di rude e di vissuto. Non per nulla, ogni loft è dotato di ampie vetrate in cui la luce del sole può entrare senza problemi.

Chi non ha la possibilità di creare finestre dal volume importante e imponente, ecco che ci si deve concentrare sulla luce artificiale, la quale non diventa solo un elemento decorativo, bensì funzionale e utile per valorizzare ogni spazio. Lampade e lampadari, magari formati da oggetti di recupero, andranno più  che bene, come l’idea in più da utilizzare che consiste nel collocare faretti retrò in punti strategici, per assicurare chiarore e design.

Bisogna anche capire quale ambiente illuminare: ad esempio, in un bagno in stile industriale, si può optare anche per delle strisce di luce a LED sopra gli specchi, in modo che la luce rifletta e crei un effetto simile a quello dei sobborghi urbani.

I lampadari poi non saranno dal design semplice e pulito, bensì strutture dall’aspetto invecchiato e massiccio, formate da uno o più fili sospesi con lampadine forma Edison per completare il look. Qualora si tratta di un piccolo ambiente, i lampadari a sospensione potranno avere anche strutture a forma di gabbia che scendono lungo una parete o dal soffitto. Lo scopo di oggetti e complementi , che siano fonti di luce come tessuti o altri oggetti d’arredo, è quello di rispettare i dettami di ispirazione industrial, rompendo la continuità e donando dinamicità all’ambiente.