Le regole per l’installazione dei condizionatori in condominio

Uno degli elettrodomestici più richiesti dalle famiglie italiane è senza ombra di dubbio il condizionatore. Gli impianti di climatizzazione sono capaci di riscaldare gli ambienti interni durante l’inverno e di rinfrescarli durante la stagione estiva.

I condizionatori sono costituiti da un’unità esterna, che ha il compito di recuperare l’aria dall’esterno e di trasferirli con dei tubi di rame all’unità interna: possono essere acquistati online, nei grandi negozi di elettronica e nei negozi specializzati come Emilia Impianti concessionaria ufficiale condizionatori Mitsubishi a Reggio Emilia, con la possibilità di avere i costi di installazione e manutenzione inclusi nell’offerta. In questo articolo andremo ad analizzare le regole per l’installazione dei condizionatori: questi elettrodomestici non sono esenti da norme imposte dal Codice Civile. E’ importante che ci sia un connubio tra esigenze personali e collettive.

REGOLE PER INSTALLAZIONE CONDIZIONATORI: LE DISTANZE

Il Codice Civile stabilisce che qualsiasi opera debba rispettare la distanza minima di 3 metri dalla proprietà del vicino, ma con appartamenti sempre più attaccati, questa regola non viene applicata in modo ferreo. Disturbi acustici ed eventuali fumi di scarico del condizionatore non devono raggiungere la proprietà del vicino. I tubi devono rispettare la distanza minima di un metro.

Durante i lavori, il condomino deve assicurarsi che il canale di scolo dell’acqua di condensa sia ben indirizzato e che non sia rivolto sui passanti o sui balconi dei vicini dei piani inferiori. Al momento dell’acquisto di un condizionatore, il condomino deve confermare che si rivolgerà ad un installatore con patentino che, a sua volta, rilascerà la certificazione dell’impianto: rivenditori affidabili devono garantire che i prodotti venduti abbiano la certificazione europea CE e rispettino tutte le normative.

REGOLE PER INSTALLAZIONE CONDIZIONATORI

Prima di installare un condizionatore su un condominio, è importante accertarsi che non sia stato imposto un veto sull’installazione da parte del Comune o da parte delle stesse regole condominiali. L’unità esterna del climatizzatore, infatti, può costituire un danno estetico se installato sulla facciata di un palazzo dall’interesse artistico o architettonico; un altro problema per il quale il Comune ha voce in capitolo è quello delle distanze con altri edifici.

Per quanto riguarda le regole condominiali, se queste non impongono vincoli, ogni condomino può installare un condizionatore sul piano orizzontale del proprio balcone, dal momento che questo è di proprietà esclusiva individuale del condomino.

Se volessimo ancorare l’unità esterna del climatizzatore alla parete dell’edificio, dovremmo accertarci che questo non sia così grande da occuparne una buona parte o da impedire ad altri condomini di installare un proprio impianto (articolo 1102 del Codice Civile). Essendo la facciata dell’edificio un bene comune, è importante che l’installazione del condizionatore non comprometta il decoro architettonico dell’edificio (articolo 112 del Codice Civile).

A meno che non sia espressamente vietata all’unanimità da regole condominiali, l’installazione di un condizionatore non necessita un’autorizzazione preventiva all’amministratore del condominio. Se i lavori dovessero però coinvolgere la parete verticale dell’edificio, quindi un bene comune, è buona norma avvertire l’amministratore dei lavori in corso e delle dimensioni dell’unità esterna, di modo che questi possa riferire il tutto nella prima assemblea utile.